Monopoli di Stato a rischio crac in Piemonte. Gli uffici pubblici dei Monopoli di Stato in Piemonte stanno affrontando una grave carenza di personale, con organici ridotti anche del 50% o più. Alcuni uffici sono praticamente sguarniti o addirittura chiusi. Inoltre, a breve, i meccanismi di pensionamento colpiranno i pochi 46 dipendenti ancora in servizio, con conseguenze prevedibili.

Di fronte a queste criticità e alla necessità di garantire un settore strategico legato alla legalità, il personale degli uffici pubblici dei Monopoli di Stato ha deciso per la prima volta nella storia di scioperare. La protesta ha avuto un’ampia adesione, con un presidio a Torino in corso Sebastopoli.

Si evidenzia in particolare la grave carenza di personale a Torino, dove sarebbe necessario il doppio del personale attuale. In particolare, le scelte di spending review e blocco del turnover hanno avuto ripercussioni negative sulla qualità del servizio e hanno generato uno stress elevato per i dipendenti. Ad esempio, a Torino ci sono addetti che devono gestire mille rivendite, compiendo spostamenti fino alla Valle d’Aosta. Inoltre, a ottobre un dipendente andrà in pensione, senza alcuna sostituzione generazionale o adeguata formazione.

“Ci sono addetti a Torino che, da soli, gestiscono mille rivendite – ha dichiarato a Torino Oggi Michele La Pietra, rsu -. E spesso con spostamenti interregionali fino alla Valle d’Aosta. E a ottobre andrà in pensione, quindi non ci sarà nè ricambio generazione, né formazione adeguata”.

“Nonostante l’integrazione con Dogane, l’effetto non è cosi evidente – ha aggiunto Michele Di Martino, FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche -. Ci sono uffici amministrativi che ormai non hanno più impiegati che mandano avanti pratiche che, però, ora rischiano la prescrizione”.”