I dati dell’ultimo rapporto Istat fanno emergere un quadro decisamente allarmante per il nostro Paese: oltre la metà degli italiani che si sono trasferiti al’estero nel 2018, e per la precisione il 53%, è in possesso di un titolo di studio medio-alto: sono 33 mila diplomati e 29 mila laureati.

Se il numero dei diplomati che ha cercato fortuna fuori dall’Italia è aumentato solo dell’1% rispetto al 2017, quello dei laureati è cresciuto del 6%.

Un dato che assume dimensioni ancora piu’ importanti se si confronta con il 2013. In questo caso gli emigrati con titolo di studio medio-alto sono cresciuti del 45%.

E se si sommano le emigrazioni degli ultimi 10 anni sono partiti più di 100mila laureati.

La regione da cui emigrano più italiani all’estero è la Lombardia (22 mila), seguita da Veneto e Sicilia (11 mila), Lazio (10 mila) e Piemonte (9 mila).
Per quanto riguarda il Mezzogiorno ì, i trasferimenti ci sono, ma la meta sono le regioni del centro-nord Italia.  Nel 2018 117mila persone residenti nel Sud si sono trasferite nelle regioni del Centro e del Nord e gli spostamenti riguardano soprattutto i giovani, quasi irrilevanti per gli over 65.
E questo fenomeno porta ad una vera e propria desertificazione di giovani nelle regioni meridionali.

Ma Italiani in fuga – Persi 100mila laureati negli ultimi 10 anni: nel 2018 le cancellazioni anagrafiche per l’estero sono state 157 mila. L’aumento è dell’1,2% s rispetto al 201 e circa tre su quattro riguardano emigrati italiani (in totale 117 mila).