Milano e Cortina si sono aggiudicate le Olimpiadi invernali del 2026, superando di misura Stoccolma nella valutazione del Cio, passata al primo scrutinio a Losanna.

Esultanza per la delegazione azzurra. L’Italia torna cosi’ ad organizzare un’edizione delle Olimpiadi, 20 anni dopo i Giochi invernali di Torino 2006.

Proprio la città di Torino aveva ritirato la candidatura per l’organizzazione del grande evento, a causa di “una capacità di investimento che in questo momento la Città non ha”, secondo le parole di Chiara Appendino.
La sindaca, dopo essersi congratulata con l’accoppiata Milano – Cortina,  ha comunque difeso la scelta dell’Amministrazione sulle Olimpiadi, evidenziando l’uguale se non maggiore importanza di un grande appuntamento sportivo che si svolgerà per cinque anni nel capoluogo piemontese come le finali Atp di Tennis.

“Non sottovalutiamo l’importanza di questo evento” – ha dichiarato alcuni  giorni fa la sindaca, riferendosi al prestigioso torneo di tennis.

“Parliamo di un evento che ad ogni edizione raccoglie circa 250 mila persone, un pubblico che ha capacità di spesa alta, di grande livello e con pochi costi pari a 1 milione e mezzo l’anno con un forte ritorno. Le Olimpiadi – ha aggiunto – “sono altro: chiedevano un investimento significativo, una gestione importante su cui in passato sono stati fatti errori. Avrebbero richiesto una capacità di investimento che la città in questo momento, non ha”.

Sull’assegnazione delle Olimpiadi a Milano e Cortina è intervenuto anche il presidente della regione Alberto Cirio:
“E’una bellissima notizia per l’Italia. Il Piemonte è pronto fin da subito a mettersi a disposizione con i propri impianti per contribuire alla realizzazione del più grande evento che un territorio possa ospitare. Torino e le sue montagne custodiscono un patrimonio di infrastrutture sportive che vale più di mezzo miliardo di euro – scrive il governatore in una nota -. Un’eredità olimpica che, insieme all’esperienza maturata, siamo felici di poter mettere immediatamente a disposizione di Lombardia e Veneto”.