E’ accaduto pochi giorni fa in Piemonte, ma il caso potrebbe fare scuola in Italia.

Alcuni ragazzi sono stati sorpresi in casa a fare festa, come sta accadendo purtroppo ripetutamente, in piena violazione delle misure anti contagio.

Assembramenti e niente mascherine. In questo caso tuttavia i ragazzi presenti, circa una decina, non sono stati multati, ma “condannati” a  lavori socialmente utili.

La proposta è stata avanzata dal Comune di Omegna, nel Cusio, ai genitori dei giovanissimi ‘colpevoli’ di assembramento.

Così ha spiegato all’Ansa  l’assessore comunale alle Politiche sociali, Sabrina Proserpio, intervenuta sul caso:

“Per non gravare dal punto di vista economico sulle famiglie proporremo ai genitori di commutare la multa in ore socialmente utili, nell’ambito del patto educativo che abbiamo già utilizzato in passato. È giusto che i ragazzi si rendano conto di avere sbagliato, perché se ci sono delle regole vanno rispettate: il monte ore di lavori socialmente utili che proporremo sarà significativo”.