2,8 miliardi di euro, questa la stima di quanto costerebbe all’Italia la sospensione dei lavori per la Tav, un progetto che da anni scaturisce numerose polemiche.
Lo stop ai lavori della Torino-Lione sarebbe stato inserito in una delle prime bozze di accordo di governo fra Movimento 5 Stelle e Lega, suscitando le ire del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino che aveva dichiarato che la Regione si sarebbe mossa in ogni modo per impedire il provvedimento.

In seguito questo punto dell’accordo fra M5S e Lega sarebbe stato eliminato dai documenti, forse anche per gli alti costi che una decisione di questo tipo potrebbe recare al Paese.

Sul caso si è espresso Paolo Foietta, commissario di governo per la nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità, che ha dichiarato in una intervista al Gr1.

“Un conteggio preciso non c’è, ma se penso che l’ordine dei costi del Terzo Valico è almeno il doppio, cosi come sulla Napoli-Bari ragioniamo sul doppio di questo costo, mi sembra che 2,8 miliardi di euro sia assolutamente ragionevole per uno dei mercati più rilevanti che esistano per l’Italia. Inoltre – ha aggiunto Foietta “L’Unione europea può rivalersi nei confronti dell’Italia. La sospensione dei lavori porterebbe un danno di immagine per la credibilità del Paese. Non ci sono dubbi che questo intervento s’ha da fare”.