Nonostante l’elettrico sia in crescita in Europa, e Stellantis abbia registrato un guadagno del 6%, lo stabilimento di Mirafiori a Torino vedrà uno stop nella produzione della 500 elettrica: finiscono così  in cassa integrazione quasi 3mila lavoratori, fino a novembre.

La casa automobilistica ha annunciato ulteriori giorni di cassa integrazione, un’azione che va ad influire sia sia sulla produzione della 500 che della Maserati.

E così, se in precedenza l’obiettivo era produrre 100mila veicoli elettrici all’anno, ora il Gruppo potrebbe rivedere le cifre scendendo a 80mila unità.

I sindacati sono preoccupati per la situazione e chiedono risposte concrete da parte dell’azienda. Sottolineano l’importanza di un nuovo modello produttivo e di una chiara strategia da parte di Stellantis in collaborazione con il governo.

E Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino, attacca: «La comunicazione di cassa integrazione alle Carrozzerie dà ulteriore conferma alla nostra convinzione che allo stabilimento di Mirafiori serve un nuovo modello. Sarà questa la richiesta che porteremo sia al prossimo tavolo con l’azienda, che sarà calendarizzato a breve, sia a quello che seguirà con le istituzioni locali».

“Stellantis – specifica una nota dei sindacati – ” giudica il piano italiano di incentivi per le auto elettriche non adeguato e non in linea con i maggiori paesi europei, che la concorrenza cinese appare assai aggressiva sul piano dei costi e che sarà decisiva la scelta che le Istituzioni faranno sul nuovo standard di motore euro 7»