01/11/2020

Cronaca

Piemonte, inferno Covid “Già nello scenario 4, peggio della Lombardia come Rt”

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Sempre più alto l’allarme coronavirus in Piemonte. L’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute registra dati decisamente preoccupanti per la nostra regione.

Sono 11 le regioni considerate ad alto rischio in Italia, mentre quattro regioni, fra cui il Piemonte, sono già nello scenario ‘4‘, quello che dovrebbe prevedere misure restrittive ancora più drastiche per un numero di contagi fuori controllo.

In particolare è l’indice Rt, che calcola il livello di contagiosità ad allarmare. Il limite di 1 è stato superato da 15 regioni in Italia e quattro regioni sono arrivate allo scenario 4: Calabria 1,66, Emilia Romagna 1,67, Lombardia 2,09 e Piemonte addirittura 2,16 .

Si attendono intanto le nuove decisioni del premier Giuseppe Conte . In queste ore i ministro per gli Affari Ue Enzo Amendola ha dichiarato: «Faremo di tutto per escludere un lockdown nazionale, ma se sarà necessario ci assumeremo l’onere della scelta, così come abbiamo fatto a marzo».

Le indiscrezioni dal governo dicono che si sta andando verso un ‘lockdown light’, dal momento che la chiusura totale pone un problema forse insormontabile: mettere in campo nuovi miliardi di aiuti.

«Per scongiurare un lockdown generale servono interventi mirati subito», ha spiegato il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta. «Già il sistema ospedaliero sta cominciando ad andare in sofferenza questo vuol dire che vengono rinviati interventi per altre patologie e anche per questo poi vediamo un aumento della mortalità. Quando il sistema sanitario va in tilt è evidente che poi c’è un punto di non ritorno. Questo però viene valutato con una tempestività inadeguata perché il virus corre con un paio di settimane di vantaggio. Se noi vogliamo prevenire dei numeri tra due settimane dobbiamo intervenire oggi. Occorrerebbero chiusure locali. Già dai primi di settembre sosteniamo che bisogna agire con chiusure localizzate anche drastiche a livello di singoli comuni e province. Quando la responsabilità si passa a un livello più alto, regioni e governo, è evidente che le chiusure poi interessino tutti. C’è ancora tempo per evitare il lockdown generalizzato, però se aspettiamo di avere 40mila contagi al giorno, arriveremo a 500 morti al giorno».

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