Dimissioni di massa in Italia – Oltre 300mila persone hanno lasciato il lavoro, solo nel primo trimestre 2022

Per la precisione: 306.710 mila persone in Italia hanno dato le dimissioni dal lavoro. I dati sono stati diffusi dall’Inps e non è stati mai così alti dal 2014, con un aumento netto del + 35% rispetto al 2021.

Nell’ultimo anno sono state 1 milioni e 133 mila le persone che hanno dato le dimissioni.

Si tratta di un fenomeno già diffuso negli Usa che ora arriva prepotentemente anche in Italia: The Great Resignation. A dimettersi, secondo l’ultimo studio, sono in particolare uomini (circa il 66%), ma anche giovani donne.

Dall’ ultima analisi si evince che ciò che i lavoratori dimissionari cercano è equilibrio e flessibilità. E la maggior parte di coloro che lasciano un lavoro trova velocemente una ricollocazione. Si tratta quindi di “un cambio di lavoro, non di vita”. Anche perché, secondo uno studio del Politecnico di Milano i lavoratori soddisfatti delle propria occupazione, in Italia, sono soltanto il 5%.

Di recente, il professor Alessandro De Carlo, psicologo del lavoro e psicoterapeuta, ha inquadrato il tema sul settimanale  Vanity Fair: «In tanti stanno cominciando o hanno già cominciato a ripensare la propria posizione lavorativa. Fino a poco tempo fa, eravamo più ingessati, oggi il mercato del lavoro è più simile a quello americano. Ciò significa che un cambiamento culturale è in corso.

Il trauma psicologico – ha concluso De Carlo – ha indotto un atteggiamento di “basta perdere tempo, cambio vita”, che può aver prodotto l’azione di cambiare e/o migliorare la propria posizione lavorativa. Questo, per spirito di esempio, di emulazione, può aver portato altri a dire: “Allora si può, allora lo faccio anch’io”. Ecco che abbiamo la tendenza, il fenomeno».