Torino vieta il fumo all’aperto: la decisione di Palazzo Civico

Anche Torino sta valutando l’idea di rafforzare il divieto di fumare all’aperto, seguendo una normativa simile attuata a Milano.

Questa mossa mira a proteggere i cittadini dal fumo passivo e migliorare l’aria urbana. Silvio Viale, consigliere del partito radicale, ha proposto una mozione che mira a vietare il fumo all’aperto se non mantenendo una distanza di almeno 6 metri da altri, a meno che non si abbia il loro consenso esplicito.

Sebbene la proposta abbia guadagnato ampio supporto tra i vari partiti, ci sono delle preoccupazioni sull’equilibrio tra salute pubblica e libertà individuale.

A Milano, il divieto di fumo esterno è già in vigore in determinate zone come fermate dei mezzi, parchi e impianti sportivi, con una distanza minima di 10 metri tra le persone.

A partire dal 2025, sarà esteso a tutti i luoghi pubblici, inclusa la strada. Mentre a Torino, attualmente,  è vietato fumare solo nelle aree giochi per bambini da una normativa del 2020.

Le discussioni a Palazzo Civico continuano. La Sinistra Ecologista appoggia la proposta, mentre il Partito Democratico cerca una mediazione. Vi sono preoccupazioni riguardo alla possibile conflittualità tra cittadini e la fattibilità di monitorare tali regolamenti.

Una proposta suggerisce un approccio in due fasi: inizialmente applicando il divieto solo alle fermate degli autobus, seguito da un’estensione a tutti gli spazi pubblici all’aperto. Questa fase permetterebbe di testare l’efficacia della norma e fare eventuali aggiustamenti.

Una decisione finale è attesa nelle prossime settimane a Palazzo Civico.