Alzheimer: in 25 anni raddoppierà il numero dei pazienti

L’Alzheimer è una malattia in forte crescita, con un numero sempre maggiore di pazienti e famiglie coinvolte.

La situazione in Italia

In Italia, i costi per assistere ogni malato possono arrivare fino a 72.000 euro all’anno, e le spese per le famiglie sono aumentate del 15% negli ultimi dieci anni. Durante la 31ª Giornata Mondiale dell’Alzheimer, celebrata il 21 settembre, emergono dati preoccupanti: attualmente ci sono circa 1,5 milioni di persone affette da demenza nel Paese, un numero che potrebbe superare i 3 milioni entro il 2050. I costi complessivi, tra diretti e indiretti, superano già i 60 miliardi di euro.

Sono trascorsi 25 anni dalla prima indagine Censis-Aima, ma la situazione delle famiglie che si prendono cura dei malati, soprattutto le donne, non è migliorata. Le differenze nei servizi offerti tra le diverse aree geografiche, la scarsità di assistenza domiciliare e la necessità di assumere badanti fanno sì che il 70% dei caregiver si senta abbandonato.

la speranza arriva dal progresso della medicina

Una luce di speranza arriva dai nuovi farmaci in fase di sviluppo e da studi internazionali che mirano a identificare l’Alzheimer in una fase precoce, con l’obiettivo di modificarne il decorso e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Pochi mesi fa, riporta la redazione di SkyTg24: “negli Stati Uniti è arrivato il via libera della Food and Drug Administration (Fda) alla commercializzazione di un nuovo trattamento contro l’Alzheimer, sviluppato dal laboratorio americano Eli Lilly, che ha dimostrato di essere in grado di rallentare fino al 35% la progressione della malattia, con risultati clinici rilevabili soprattutto nei pazienti trattati in fase precoce. Si tratta di Kisunla, il cui nome scientifico è donanemab, un anticorpo monoclonale somministrato tramite iniezione endovenosa. Dopo il via libera dell’Fda dovrebbe pronunciarsi anche l’Ema, l’Agenzia Europea per i Medicinali”.