
Bimbo ucciso – I genitori si scambiavano le foto delle botte date al piccolo

E’ agghiacciante il ‘reportage’ emerso dall’indagine che segue la morte di Leonardo, bimbo di soli due anni, ucciso a fine maggio dalle botte dei genitori.
Il padre e la madre si sono scambiati per alcuni mesi sui cellulari le foto delle botte date al bimbo. Le indagini hanno appurato che la violenza sul piccolo Leonardo non è stato un caso isolato: sui cellulari ella coppia sono stati infatti trovate decine di scatti in cui sono evidenti sul volto del bambino i segni delle percosse.
Leonardo era arrivato il maggio scorso all’ospedale a Novara in condizioni drammatiche.
Era chiaro sin da subito ai medici di trovarsi di fronte ad un caso di maltrattamenti: purtroppo il bimbo non ce l’ha fatta e non è sopravvissuto all’ennesima violenza nei suoi confronti.
La mamma Gaia Russo e il compagno Nicolas Musi, dopo che Leonardo era stato ricoverato in ospedale, avevano dichiarato che il piccolo era caduto dal lettino, versione incompatibile con le lesioni rinvenute sul bimbo.
I due sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. La madre si trova ai domiciliari, in una comunità protetta, poiché incinta di un secondo figlio. Il padre è in carcere.
Nelle foto, drammatiche, trovate dagli inquirenti nei cellulari della coppia si vede il bimbo ritratto in più immagini con un livido in fronte e con un occhio nero: materiale fotografico che ora diventa una prova decisiva contro i genitori.