18/08/2020

Cronaca

Coronavirus – A serio rischio le scuole: “Se i casi aumentano, niente riapertura”

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Se i contagi continueranno ad aumentare nei prossimi giorni, mantenendo la linea delle ultimissime settimane, ci sarà un problema molto serio da affrontare per le scuole, la cui apertura è tornata a rischio.

Queste parole hanno una particolare importanza, perché sono le ultime dichiarazioni di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica di Roma.

Ricciardi ha rilasciato un’intervista al Messaggero, nella quale avverte:

«La problematicità è diffusa ormai su tutto il territorio nazionale. Non c’è nessuna zona che parte avvantaggiata o svantaggiata. Tutto dipenderà dalla capacità che avranno i territori e le autorità sanitarie di intercettare e circoscrivere i focolai. Naturalmente, ogni sviluppo futuro dipenderà soprattutto dal comportamento delle persone”.

Quindi ha aggiunto:

“Il contagio è alimentato sostanzialmente per circa il 30-35 per cento da quei turisti italiani che ritornano dall’estero, e sono soprattutto ragazzi. Poi un altro 40 per cento è autoctono, sono focolai cioè originati o trasmessi in famiglia o in comunità. Infine, un 20-30 per cento di persone sono turisti, oppure migranti, o comunque persone che vengono dall’estero”.

Particolarmente importante il discorso sulle scuole e il rischio di un chiusura prolungata, in caso di un ulteriore aumento dei casi nei prossimi giorni:

“E’ un rischio che esiste – ha sottolineato al quotidiano Il Messaggero Ricciardi: .

“Dipende se il trend si inverte anche attraverso la decisione presa domenica dal governo di chiudere discoteche e di limitare la movida attraverso l’uso delle mascherine. Noi possiamo e dobbiamo lavorare perché le scuole riaprano, ma è chiaro che se abbiamo una esacerbazione e una crescita dei casi, si riapre un enorme punto interrogativo, perché di fatto in queste condizioni le scuole potrebbero essere fonte di nuovi focolai. Quindi, bisogna fare tutti gli sforzi possibili e immaginabili per riaprire le scuole, e questo significa che serve che da una parte le persone abbiano comportamenti adeguati e che le autorità si preparino adeguatamente. Se questa crescita viene interrotta e addirittura contenuta, si può riaprire in tutta Italia. Ma è chiaro che i presupposti sono l’interruzione di questa crescita di casi e la capacità di gestire i contagi con i protocolli adeguati».

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