Il prestigioso quotidiano inglese “The Guardian” esalta Torino definendola una grande e imperdibile capitale europea. Il reportage sottolinea che la città italiana sfida l’idea sbagliata che sia un luogo cupo e post-industriale, senza molto da offrire. Secondo il giornale, Torino abbraccia le molteplici sfaccettature della sua storia senza cercare di commercializzarle in modo artificioso. Passeggiando per il centro e lungo le rive del Po, si può vivere un’esperienza autentica della storia della città, senza sentirsi guidati come parte di un’esperienza turistica organizzata.

The Guardian sottolinea:  Torino è una città autentica e vissuta, che si sente a proprio agio con se stessa, diversamente da molte altre città del presente. Il reportage evidenzia luoghi come il mercato di Porta Palazzo, il più grande mercato all’aperto d’Europa. Si menzionano anche la bellezza di piazza San Carlo, le Residenze della Casa Reale di Savoia e i numerosi palazzi e ville tutelati dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

Si parla ancora dell’Accademia delle Scienze con il famoso Museo Egizio, Palazzo Madama, il Castello di Rivoli (sede del Museo Civico d’Arte Contemporanea), la Mole Antonelliana con il Museo del Cinema, le Officine Grandi Riparazioni e il Teatro Regio. Viene anche menzionata la cucina tipica torinese con piatti come gli agnolotti, la bagna caoda e il vitello tonnato.

Il prestigioso giornale britannico sottolinea che Torino non è una città che si aggrappa solo al suo passato, ma è impegnata ad affrontare il futuro. A differenza di molte altre città italiane, non si trovano centurioni in posa con i turisti o bancarelle che vendono maschere di carnevale economiche. Torino è una città che guarda avanti.

“È un luogo cacofonico e inebriante, pieno di colori e odori vivaci, di acquirenti che si accalcano e dei suoni dissonanti del traffico cittadino, di ambulanti in competizione e di molte lingue» – scrive il giornale britannico – “E non avrete dubbi di trovarvi nel cuore di quella che fu una grande capitale europea. Non è il tipo di città che si aggrappa a un momento del suo passato – termina il The Guardian -. Non troverete centurioni in posa con i turisti o bancarelle che vendono maschere di carnevale a buon mercato a differenza di molte altre città d’Italia, Torino è troppo impegnata ad affrontare il suo futuro»