Ondata di caldo terrificante, dalla Cina all’India: decine di morti, ma in Italia nessuno ne parla: “E’ questo il nostro futuro climatico”

Un’ondata di caldo record ha colpito gran parte dell’Asia. Sono decine i morti per quella che è la  “peggiore ondata di afa ad aprile nella storia asiatica”.

Temperature roventi in Cina, ma anche in India, dove i termometri hanno superato i 40 gradi. In Thailandia si sono sfiorati i 45 gradi.
Situazione analoga in Bangladesh, dove le temperature hanno superato i 40°C nella capitale, Dhaka, causando lo scioglimento del manto stradale.

“Non c’è quasi nessuna copertura mediatica in Italia (ma anche in altri Paesi europei) dell’ondata di calore che sta colpendo gran parte dell’Asia e che ha già causato decine di morti, soprattutto in India – scrive Sébastien Poulin, portavoce di time for Planet – ” India, Cina, Vietnam… I Paesi stanno battendo i record di temperatura uno dopo l’altro. È estremamente pericoloso perché le ondate di calore arrivano presto e gli organismi non hanno il tempo di prepararsi. Le autorità indiane hanno annunciato 11 morti, ma si tratta di un’enorme sottostima.

“11 morti mentre decine di milioni di contadini indiani sono costretti a lavorare sotto il sole quando all’ombra la temperatura è già tra i 40 e i 45 gradi – aggiunge Poulin, che rimarca la gravità della situazione-

“Se le ondate di calore uccidono migliaia di persone in Francia, come possiamo credere che in India siano morte 11 persone? Quello che personalmente trovo terrificante è che l’India vedrà ondate di calore più frequenti e più intense, ma soprattutto aumenterà il numero di giorni in cui la temperatura diventerà letale. È il fenomeno del termometro bagnato. Una grave siccità sta colpendo anche l’India, la terza più grave in oltre 100 anni. Gli agricoltori perderanno di nuovo parte del loro raccolto. Nel 2022, tra il 10 e il 50% del raccolto di grano è andato perso. L’India si trova oggi a +1 grado di riscaldamento (+1,1°C a livello globale, +1,8°C per la Francia). Con la nostra attuale traiettoria di emissioni (SSP2-4,5), l’India è destinata a un riscaldamento di circa 3,5°C entro la fine del secolo e di circa +2°C entro il 2040.

“In un momento in cui i governi del Nord non sono in grado di cambiare i loro sistemi economici – conclude Poulin – ” le persone che non sono responsabili del cambiamento climatico stanno morendo. Anche la Francia ha la sua parte di responsabilità. #climatejustice.

“Stiamo vivendo un’anticipazione del nostro futuro climatico. Affinché l’eccezionale non diventi la norma, dobbiamo ridurre le nostre emissioni di gas serra immediatamente, in modo sostenuto nel tempo e in tutti i settori… Non tra 3 anni, ora!”.
Christophe Cassou, autore del 6° rapporto IPCC”.