28 anni fa la tragedia di Caselle

Antonov: sono trascorsi 28 anni dal disastro aereo di Caselle, avvenuto l’8 ottobre 1996, quando un volo Aeroflot 9981, operato con un Antonov An-124 Ruslan, si schiantò a San Francesco al Campo, vicino all’aeroporto di Caselle.

Il volo proveniva da Mosca e doveva trasportare auto di lusso per il sultano del Brunei. A bordo vi erano 23 persone tra piloti, tecnici e operai, inclusi il comandante Oleg Pripouskov e il copilota Alexander Ougromov.

Durante la fase di atterraggio, i piloti si accorsero che la pista era troppo corta, cercarono di riattaccare ma un errore nella manovra rese il controllo dell’aereo impossibile. L’Antonov superò l’aeroporto, perse il piano di coda e il carrello, per poi schiantarsi contro una cascina a San Francesco al Campo, a circa 400 metri dalla pista.

L’impatto fu catastrofico, causando la morte del comandante, del copilota e dei coniugi Fiorentino Martinetto e Maria Perucca, che vivevano nella cascina colpita.

Molti dei passeggeri rimasero feriti, mentre otto riuscirono a salvarsi usando gli scivoli d’emergenza. I vigili del fuoco intervennero rapidamente, evitando un’esplosione dovuta al carburante dell’aereo.

In ricordo di questa tragedia, il Comune di San Francesco al Campo ha pubblicato un messaggio commemorativo, sottolineando come un altro Antonov 124 sia recentemente passato sui cieli locali, proprio alla vigilia dell’anniversario.

«In questi giorni un Antonov 124 è tornato a volare sui nostri cieli molti appassionati e fotografi ne hanno postato delle immagini sui social e naturalmente non hanno fatto nulla di male, anzi sono delle fotografie molto belle. Non è stata la prima volta che l’Antonov è tornato da noi, ma in questa occasione per un curioso scherzo del destino è successo proprio alla vigilia di un triste anniversario per la nostra comunità. Esattamente 28 anni fa, l’8 ottobre 1996, in una mattina grigia come questa e appena meno piovosa, un Antonov 124 si schiantò sulla cascina dei coniugi Maria e Fiorentino Martinetto, che persero la vita insieme ai due piloti. Fu una tragedia che ha lasciato una ferita indelebile a San Francesco al Campo. La vita va avanti e ce l’hanno insegnato con la loro forza gli stessi Giusi e Mauro, i figli di Maria e Fiorentino, che abbracciamo forte in questo giorno. Ma è doveroso fermarsi per qualche minuto e ricordare le vittime di quel maledetto giorno».