
A Torino prezzi alle stelle per il cenone di Natale – Aumenta tutto, ecco i rincari maggiori

A Torino il cenone di Natale costa il 10% in più – Aumenta tutto, ecco i rincari maggiori
Aumenta tutto, anche elementi fondamentali del cenone torinese come lo spumante (+ 7%) e i formaggi freschi (+25%).
I cenoni di Natale e Capodanno risentono dell’aumento dei prezzi.
Secondo il comitato piemontese Unione nazionale consumatori (Unc) l’aumento stimato oscilla tra il 9% e il 13%
“La maggior parte dei piemontesi – ha spiegato all’Ansa la presidente Patrizia Polliotto – “trascorrerà la Vigilia di Natale a casa o presso amici, mentre soltanto il 30% gusterà in un locale almeno un pranzo delle due festività”.
“La spesa media pro capite per i menu dei due cenoni – scrive l’Ansa che ha riportato i dati dello studio- “oscillerà tra i 21 e i 40 euro, con un aumento medio di circa il 9% rispetto al 2021. Gli aumenti più significativi riguardano i prodotti di mare e la frutta secca. Portare la carne a tavola costerà in media il 10,5% in più, con punte del 18% per il pollo. Per un pranzo a base di pesce si registra un +10%, con aumenti dell’8% per il pesce fresco, +14,8% quello surgelato, +9% i molluschi freschi. Il latte conservato sale del 31%, il fresco del 20,1%, i formaggi freschi del 25%””.
“Sul fronte degli ortofrutticoli – conclude Polliotto – i più cari sono insalata e cavoli (+18,5%) e arance (+13%). Lo zucchero tocca quota +48,5%. Rincari anche sul fronte del brindisi e del beverage in generale, con il vino in crescita del 6%, e dei liquori (+5,5%). Ma è lo spumante a registrare Ma “è lo spumante a registrare il record dei rincari, con aumenti di prezzo che superano il 7% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno”.